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OLTRE LA RETE, Sara Alberti si racconta: “I miei primi tifosi? Papà e mamma, sempre con me in ogni palazzetto. Un motto? Conosci i tuoi limiti, ma abbi fiducia nel tuo valore”

Terza puntata della nuova stagione per l’ormai consolidato format giornalistico targato Reale Mutua Fenera Chieri ‘76, “Oltre la rete”. Conosceremo meglio le nostre nuove giocatrici, con interviste e approfondimenti dedicati alla loro vita quotidiana, alle loro origini, alle loro passioni.

Ecco la nostra centrale Sara Alberti. Classe 1993, con il numero 9, al suo primo anno a Chieri, anche Sara si racconta ‘oltre la rete’.

Sara, quali sono le tue origini? Raccontaci qualcosa della tua famiglia

Sono molto legata ai miei genitori. Devo ringraziare la mia famiglia per la donna che sono oggi. Mamma e papà sono stati fin da subito i miei primi tifosi e ancora oggi mi seguono per tutta Italia nei palazzetti e non mi fanno mai sentire sola. Ho una sorella e un fratello con i quali ho un rapporto meraviglioso e che mi hanno regalato dei fantastici nipoti: Leonardo e Isabel, sono le mie pesti preferite! Ed è in arrivo un altro nipotino: Gregorio! Non vedo l’ora che nasca per poterlo conoscere. Sono molto legata anche a nonna Clara, sprint e instancabile, è una forza della natura!

Hai un soprannome?

Dato che io chiamo tutti Zia/o, allora a mia volta sono chiamata anche io zia da tutti! Fa molto ridere quando le straniere mi chiamano così!

Come hai conosciuto il mondo della pallavolo?

Mi sono avvicinata alla pallavolo perché tutte le mie amichette di scuola giocavano. Era più un voler stare in compagnia, tant’è che avevo anche smesso a un certo punto, per fare atletica. Poi, però, sono tornata sui miei passi e non l’ho più abbandonata.

Cosa significa per te essere entrata nella realtà di Chieri e come ti trovi?

Sicuramente essere una giocatrice del Chieri è per me un motivo di orgoglio. Penso sia una società competitiva e seria e sono molto contenta della scelta che ho fatto.

La partita più bella della tua carriera, ad oggi?

La finale del Mondiale juniores, dove abbiamo vinto 3-1 con il Brasile. Quando ho fatto l’ultimo punto è stata una delle sensazioni più belle che io abbia mai provato in tutta la mia vita. Ricordo sempre con piacere quella partita e quei momenti.

Cosa fai oltre il campo con le tue compagne di squadra?

Usciamo spesso a cena insieme e cerchiamo sempre nuovi posti carini dove poter andare.

Hai un rituale pre partita che sai che ti porta fortuna e che non dimentichi mai di fare?

In realtà non sono molto scaramantica, quindi non ho rituali pre partita.

Che cosa fai nel tempo libero?

Sono fidanzata da circa tre anni con Mirco, un giocatore di calcio del San Giuliano city. Nel tempo libero ci piace viaggiare, ogni estate organizziamo un bel viaggio in qualche meta lontana. Amo il mare, quindi spingo sempre per andare su qualche spiaggia deserta.

Studi?

Sì, sto finendo la magistrale di Psicologia, mi mancano due esami e ho finito. Finalmente!

Un consiglio ai giovani?

Non abbattersi mai. Nonostante le difficoltà sul percorso, ci saranno sempre molti momenti gratificanti e positivi per cui vale la pena lottare.

Un motto in cui ti identifichi?

In un momento un po’ particolare della mia vita mi sono fatta questo tatuaggio: “Conosci i tuoi limiti, ma abbi fiducia nel tuo valore”.

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