Quarta puntata della nuova stagione per l’ormai consolidato format giornalistico targato Reale Mutua Fenera Chieri ‘76, “Oltre la rete”. Conosceremo meglio le nostre nuove giocatrici, con interviste e approfondimenti dedicati alla loro vita quotidiana, alle loro origini, alle loro passioni.
Ecco la nostra palleggiatrice Sarah Van Aalen. Classe 2000, con il numero 10, al suo primo anno a Chieri, anche Sarah si racconta ‘oltre la rete’.
Sarah, quali sono le tue origini? Ci descrivi la tua famiglia?
Sono nata il 21 gennaio 2000 a Stogumber, nel Regno Unito. I miei genitori lavoravano lì come medici. Ho due sorelle, Eva e Lotte, e tre cani, Pirro, Puck e Pip.
Come è nata la tua passione per la pallavolo? Nasce dalla tua famiglia oppure no?
Quando avevo cinque anni volevo copiare tutto quello che faceva mia sorella maggiore. Così, quando lei iniziò a prendere lezioni di piano, anch’io cominciai a suonare il pianoforte. Quando lei iniziò a giocare a pallavolo, lo feci anche io. Mio zio giocava nella prima lega olandese e anche i miei nonni hanno giocato a pallavolo.
Che rapporto hai con la squadra e le ragazze del Chieri ’76?
Penso che abbiamo un ottimo rapporto. Lavoriamo bene in campo e questo si rispecchia anche al di fuori.
Hai una sorta di rituale portafortuna prima della partita?
No, non ho nessun rituale portafortuna, non sono particolarmente scaramantica.
Ti piacciono l’Italia e il Piemonte? Cosa ti piace? Cibo, luoghi, persone? E qual è il tuo cibo italiano preferito?
Sì, mi piacciono moltissimo il Piemonte e l’Italia! Penso che le persone siano molto gentili e la vita sia rilassata. Mi piace Torino, ma anche Chieri è un posto che adoro, perché è molto tranquillo. Il mio cibo italiano preferito è la burrata.
Cosa fai nel tempo libero? Studi?
Nel tempo libero studio Criminologia. Adoro andare nei bar per studiare in tranquillità.
Hai un personaggio, una persona a cui ti ispiri?
Penso di non avere un personaggio o una persona che mi ispiri, ma la mia famiglia è il mio più grande esempio da seguire.